Da oggi la funzione giudiziaria dell’Ecuador (Consejo de la Judicatura), l’equivalente ecuadoriano del nostro Consiglio Superiore della Magistratura, utilizzerà la firma elettronica. Il progetto si propone di sostituire l’uso di carta per tutte le procedure giudiziarie del paese ed è parte del processo di dematerializzazione “Cero Papeles” dell’intero paese sudamericano. La funzione giudiziaria ecuadoriana è stata anche accreditata come organismo di certificazione dei certificati digitali da parte del Consiglio nazionale ecuadoriano delle telecomunicazioni (CONATEL).

L’evento di presentazione dell’infrastruttura per l’emissione della firma digitale in Ecuador si è svolto presso il Tribunale Nazionale alla presenza del suo presidente, Carlos Ramirez e del capo del Consejo de la Judicatura, Gustavo Jalhk, ed altre autorità. Presente alla cerimonia anche l’azienda Bit4id che con il suo know-how tecnologico ha reso possibile concretizzare tale progetto.

I primi a registrare le loro firme sul sistema elettronico saranno gli ufficiali giudiziari. Oggi, gli operatori della giustizia devono sottoscrivere decine di scritti a mano, il che fa sì che i processi legali sono lunghi e complessi. La nuova infrastruttura tecnologica migliorerà la sicurezza e la riservatezza dei documenti, ridurrà l’uso di milioni di fogli di carta e i tempi. “Da ora in poi tutto il processo giudiziario potrà essere eseguito attraverso il sito web della magistratura”, ha spiegato Rupert Amaguay, CTO del Consejo de la Judicatura.

Il modo tradizionale, tramite forma scritta, coesisterà inizialmente nei differenti tribunali del paese.

Segretari, giudici e avvocati registreranno le loro firme e utilizzeranno dispositivi portatili per apporre le firme digitali. Tutti i dati saranno custoditi in un database in un area segreta, dove i server sono al sicuro e con accesso limitato e protetto.

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I dispositivi tecnologici rilasciati agli utenti, chiamati tecnicamente “token“, per la prima volta utilizzati e realizzati per l’amministrazione della giustizia in Ecuador non sono altro che pen-drive USB di proprietà del singolo utente che ha richiesto l’attivazione. Il rischio di contraffazione e alterazione dei documenti firmati con tali dispositivi è praticamente nullo.

Jalhk ha detto che il nuovo sistema permetterà le comunicazioni, le dichiarazioni e altri atti giudiziari senza emetterli in formato fisico e cartaceo.

Il presidente della Corte Suprema ha aggiunto che tale operazione consentirà un enorme risparmio economico, considerando che ogni foglio stampato ha un costo di 40 centesimi, vale a dire 3.200.000 dollari al mese, che rappresentano 38 milioni e 400 mila dollari ogni anno. E non è poco!