“Il primo passo verso il mercato unico digitale”.

“Il digitale è la strada principale per far ripartire l’economia europea”.

Con queste frasi Antonello Giacomelli, sottosegretario alle comunicazioni e presidente di turno del Consiglio europeo delle telecomunicazioni, ha sancito la firma del regolamento eIDAS (Electronic identification and trust services for electronic transactions in the internal market) per l’identificazione elettronica.

Il regolamento eIDAS consentirà di dare valore legale all’identificazione, al riconoscimento e alle firme digitali di ogni persona giuridica pubblica e privata negli Stati membro dell’Unione Europea.

Poniamo l’attenzione sul fatto che si tratta di un regolamento e non di una direttiva europea, e quindi non necessita di recepimento degli stati membri.

Il regolamento si spinge a definire una interoperabilità non soltanto tecnica, ma anche giuridica, fra i diversi strumenti di firma nei vari Paesi membri.

Un vantaggio per le PMI grazie all’identificazione elettronica europea è di poter partecipare senza carta e senza bolli ai bandi di gara di tutti i paesi dell’Unione Europea. E’ evidente come questo regolamento rappresenti un primo e grande passo verso il riconoscimento dell’identità digitale su tutto il territorio dell’UE.

Il regolamento UE 910/2014 è già in vigore dal 17 settembre 2014, ma sarà applicato, per i servizi fiduciari come la posta elettronica certificata, a partire dal luglio 2016 affinché sia dato il tempo agli stati di adeguare servizi e legislazioni nazionali.

I cittadini italiani potranno utilizzare la propria carta di identità elettronica a partire dalla seconda metà del 2015 su base volontaria e dal 2018 come obbligo di legge per accedere a servizi pubblici online di un altro paese europeo per i quali è richiesto l’uso di un mezzo di identificazione elettronica.

“Il regolamento rappresenta il primo passo concreto in direzione del mercato digitale unico – spiega Giacomelli – Il digitale è la strada principale per far ripartire l’economia europea”.

Ed ovviamente il regolamento è firmato elettronicamente e i firmatari hanno usato una smart card personale per apporre la firma.

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